
Saturn to Home di L.B. Dub Corp su Dekmantel – Luke Slater celebra la cultura Club
DISCOSAFARI PICKS:
SATURN TO HOME BY L.B. DUB CORP SU DEKMANTEL
Dopo una pausa di cinque anni, Luke Slater rianima il suo alias L.B. Dub Corp per un’ode dinamica e vocale al club con Robert Owens, Paul St. Hilaire, Miss Kittin e altri. L’album “Saturn to Home” esce il 10 maggio 2024 su Dekmantel.
Fin dalle sue prime incursioni nel mondo del DJ, Luke Slater ha perseguito diversi flussi di ispirazione per creare alcuni dei brani di musica elettronica più duraturi degli ultimi 30 anni. Dalla sua grandiosa techno ambient di The 7th Plain al funk pionieristico di Planetary Assault Systems, ha regalato molta musica al mondo.
Il suo alias L.B. Dub Corp è emerso per la prima volta nel 2006, e da allora è stato un veicolo per un approccio più rilassato alla musica da club rispetto all’energia d’acciaio della big room di P.A.S.. A volte è più house, altrove più dub, ma comunque logicamente attaccato all’arco generale di Slater come artista e amante della musica.
Nel suo nuovo album, che segna la sua prima apparizione su Dekmantel, Slater ha voluto celebrare il fermento culturale unico che lo ha messo sulla sua strada. Tutto inizia con i suoi primi ricordi di meravigliarsi davanti ai ritmi della big band e dei dischi jazz-funk di suo padre fino a quando non fu abbastanza grande per suonare da solo la batteria. La batteria è rimasta una fonte di fascino, nonostante i suoi anni immersi nella machine music, e per la prima volta Slater usa la sua batteria dal vivo su Saturn to Home.
Le sottili imperfezioni del ritmo umano sono una grande attrazione: Slater ha sempre evitato qualsiasi cosa fosse troppo “perfetta”. Dall’avvento delle drum machine e dei sintetizzatori nel pop, disco ed electro dei primi anni ’80 fino agli anni rivoluzionari della musica house, Slater ha iniziato a capire come venivano realizzati i suoni identificandosi con lo spirito fai-da-te e “tutto” va bene” di quell’epoca.
Queste sono le pietre miliari che aveva in mente quando ha iniziato a lavorare su Saturn to Home, non cercando di creare copie carbone o tracce apertamente retrò, ma piuttosto di mantenere in mente la verve e l’atteggiamento aperto di quella musica mentre creava l’album, per tutto il 2022.
Oltre alla batteria, la voce è l’altro ingrediente vitale di cui Slater sapeva di aver bisogno per questo disco. La sua voce appare sporadicamente, ma ha anche intenzionalmente raggiunto artisti come l’originale deep house Robert Owens e la leggenda della dub techno Paul St. Hilaire.
Fa la sua apparizione anche l’iconica provocatrice elettronica francese Miss Kittin, anche se la sua svolta in “Saturn To Home” è avvenuta in modo più cosmico. Slater si era chiesto chi avrebbe potuto lavorare sulla traccia, solo per ritrovarsi per caso con Kittin a un concerto per la prima volta dopo anni – è sembrato un vero segno.
Alex è lo pseudonimo solista di Alexandra Grübler dei Baal & Mortimer, che presta il suo approccio a ruota libera a “Golden Star” in uno stile che Slater paragona a Liz Fraser in Cocteau Twins.
Se Planetary Assault Systems è al servizio dell’apice energetico del rave, L.B. Dub Corp è una celebrazione del club. Alcuni potrebbero equiparare i due termini, ma per Slater la sua idea di club è stata forgiata in quegli anni formativi degli anni ’80, quando gli stili scivolavano l’uno nell’altro insieme alla mischia degli strati sociali. È rimasto un obiettivo duraturo: ricorda con affetto il suonare con il compianto Andrew Weatherall per la festa Spacebase di Steve Bicknell al Plastic People, quando house, Italo, rare groove e dub erano solo alcuni degli ingredienti che confluivano nel sapore rilassato della notte.
Dietro “Only The Good Times” si nasconde la storia del leggendario personaggio di strada di Eindhoven Arnol Kox, i cui proclami filosofici erano diventati una leggenda locale. Dopo anni di predicazione alla gente del centro città, Slater riuscì a registrare Kox urlando l’equivalente olandese del titolo del brano, che era diventato il suo unico mantra. Kox è morto nel 2020, e così “Only The Good Times” è diventato un sentito tributo a qualcuno che incarnava l’individualità disadattata in cui Slater si sente più a suo agio, anche nel club.
È questo reticolo di suoni, storie e sentimenti che danno a “Saturn to Home” la sua energia elettrica e diaristica. Che si tratti della passione febbrile degli accordi contagiosi di “Your Love” o dei tentacoli soundsystem fumosi di “Golden Star”, della batteria elastica e del synth funk mutante di “Krank” o della techno breakbeat travolgente di “Only The Good Times”, Slater racconta la sua vita in musica, cioè la sua vita nel suo insieme, senza mai rimanere bloccata nel passato.
Tracklist di Saturn to Home by L.B. Dub Corp:
- A1. Saturn to Home feat. Kittin.
- A2.You Got Me feat. Robert Owens.
- B1.Your Love.
- B2. Golden Star feat. Baal Mortimer.
- C1. Only the Good Times.
- C2. Krank
- D1. No Trouble in Paradise feat. Paul St. Hilaire.
- D2. Cloak and Dagger
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